La Coppa delle Coppe 1972/73 fu appannaggio del Milan che in finale sconfisse il Leeds United. I rossoneri, al secondo trionfo nella competizione, si aggiudicarono negli stessi mesi la Coppa Italia ma persero lo scudetto a causa della “fatal Verona”. Non parteciparono i campioni in carica dei Rangers in quanto squalificati, né squadre dell’Irlanda del Nord colpita dalla guerra civile.
Nonostante il Milan del 1973 sia quasi totalmente diverso da quello del 1968, la sostanza non cambia: Nereo Rocco e la filosofia difensivista si dimostrano vincenti, se è vero che i rossoneri subirono solo quattro reti in nove partite. Dopo i lussemburghesi Red Boys Differdange e i polacchi del Legia Varsavia, dimostratisi insospettabilmente ostici, nei quarti fu un goal del “cattivo” Benetti a Mosca a far fuori lo Spartak. In semifinale toccò allo Sparta Praga essere eliminato con due 1-0.
Milan e Legia Varsavia scendono in campo nei quarti.
In finale il Milan trovò gli inglesi del Leeds United. La squadra di Don Revie era un undici difficile da affrontare, in cui spiccavano a centrocampo Billy Bremner e l’irlandese Johnny Giles, mentre in attacco ci si affidava a Allan Clarke. L’assenza di tutti e tre i giocatori nella finale indirizzò la Coppa verso la Lombardia.
A Salonicco, su un campo allentato da un nubifragio, il Milan andò subito in vantaggio con un rasoterra di Luciano Chiarugi. Il Leeds si buttò coraggiosamente in attacco e reclamò il rigore in un paio di occasioni. Le espulsioni di Riccardo Sogliano e Norman Hunter per reciproche scorrettezze non cambiarono l’andamento della gara. Il Milan vinse così la Coppa delle Coppe 1971/72, la seconda della sua storia.
