fbpx
Olga Korbut il passerotto di Minsk

Olga Korbut, il passerotto di Minsk

Le ginnaste professioniste sono note per la grazia dei movimenti, l’agilità e la straordinaria coordinazione. Poche però possono vantare il talento e i risultati di Olga Korbut, un’atleta entrata nella leggenda. Nata nel 1955 in Bielorussia, nell’allora Unione Sovietica, da un ingegnere e una cuoca, entra giovanissima nella scuola sportiva dell’allenatore Renald Knish. Nel 1969 si classifica quinta nei campionati nazionali dell’URSS ma il suo talento è già cristallino ed emerge in tutta la sua grandezza tre anni dopo.

Olga Korbut il passerotto di Minsk

La Korbut alle Olimpiadi di Monaco 1972.

Olga Korbut, il passerotto di Minsk

Olimpiadi di Monaco 1972: nonostante i postumi di un fastidioso infortunio, la diciassettenne Korbut si presenta in una forma strepitosa. Vince la medaglia d’oro alla trave, al corpo libero e nel concorso a squadre, portandosi a casa anche un argento nelle parallele asimmetriche. Al di là del risultato, a impressionare il mondo sono due gesti atletici mai tentati da nessuno prima che la Korbut esegue in modo impeccabile.

Il primo è un salto mortale all’indietro alla trave. Il secondo, ancora più stupefacente, è il Korbut Flip: un salto mortale all’indietro nelle asimmetriche, tra una parallela e l’altra. La straordinaria performance non è sufficiente a garantirle il gradino più alto del podio che va alla tedesca orientale Karin Janz. La sovietica ottiene un punteggio di 9,80 che causa proteste di pubblico e giornalisti. La sua prova, svolta con eleganza e velocità quasi sovrumane, è oggi considerata perfetta e le ha regalato il soprannome con cui è entrata nella storia: il passerotto di Minsk, sebbene fosse nata a Hrodna.

Come il calciatore Panenka, grazie al trionfo la Korbut diventa famosa anche in Occidente tanto che nel 1973 viene ricevuta alla Casa Bianca da Richard Nixon; pare che il presidente si sia congratulato con lei per aver contribuito alla distensione fra le due superpotenze. Alle Olimpiadi di Montreal del 1976 si aggiudica l’oro nel concorso a squadre e l’argento alla trave, ma a rubarle la scena c’è la rumena Nadia Comaneci che ottiene il primo 10 della storia. L’anno successivo Olga Korbut, il passerotto di Minsk, si ritira dall’attività agonistica a soli 22 anni e si laurea all’Istituto pedagogico di Hrodna diventando insegnante.

La vita privata di Olga Korbut

Nel 1978 si sposa con il cantante Leonid Bortkevič, nel 1991 si trasferisce negli Stati Uniti e nel 2000 diventa cittadina americana. Gli anni più recenti sono un po’ opachi: denuncia di essere stata violentata a 15 anni dal suo vecchio allenatore Renald Knish, poi mette all’asta i suoi cimeli per problemi economici. La sua vicenda sportiva rimane invece leggendaria e, a testimonianza di quanto il Korbut Flip sia un’impresa ai limiti delle possibilità umane, nel 2012 è stato proibito per la sua pericolosità.

Tagssport

Leave a reply